Esistono molti cammini e trekking che permettono di spostarsi a piedi molti giorni di seguito alla scoperta di nuove regioni (e perché no anche di noi stessi). In questo articolo vogliamo parlarvi di alcuni viaggi che ci hanno particolarmente colpito, o che anche noi stiamo sognando…
Indice
Vacanze e Trekking
E’ arrivata l’Estate, per molti sinonimo di vacanze e viaggi, e quale momento migliore per pensare di fare un viaggio a piedi?
I viaggi a piedi sono un ottimo modo per conoscere profondamente un territorio, per assaporarlo, gustarlo, percepirlo con tutti i sensi. Ci sono molti motivi per farlo, dalla semplice esplorazione, alla voglia di immergersi per molti giorni nella natura allontanandosi dalla frenesia delle nostre città, alla necessità di prendersi del tempo per se stessi.
Cammino Primitivo
Fra le numerose vie di pellegrinaggio che portano a Santiago di Compostela, il Cammino Primitivo è così chiamato perché è stato il primo ad essere percorso, nell’829 dal re asturiano Alfonso II.
Questo antico cammino parte da Oviedo e attraversa la montuosa regione delle Asturie occidentali fino ad arrivare in Galizia, per un totale di 310 km (circa 13 giorni).
E’ un cammino affascinante, impegnativo, e solo per la relativa brevità può essere considerato “minore”, rispetto al fratello maggiore, il “Francese” che parte invece dai Pirenei ed attraversa tutta la Spagna del Nord per un totale di 780 km.
Non è corretto chiamarlo semplicemente “viaggio a piedi” in quanto un cammino è un’esperienza di vita, un’immersione in un mondo parallelo in cui il tempo è sospeso, fatto di passi e di incontri, in cui ogni giorno è a sé, in cui l’unica vera preoccupazione è pensare allo zaino, poi per il resto c’è “solo” da camminare!
L’Alta via delle Apuane
Le Alpi Apuane sono un territorio incredibile della nostra Toscana, spesso sottovalutate, a torto, per la non altissima quota che raggiungono (la maggiore è quella del Monte Pisanino, 1946 m) hanno in realtà una conformazione che le rende delle vere montagne, al pari delle Alpi.
Grazie alla loro vicinanza al mare regalano degli stupefacenti panorami, delle viste a 360° come quella che si osserva dalla Pania della Croce, e una natura rigogliosa.
E’ possibile attraversarle da Nord a Sud (o viceversa) attraverso un trekking in cui si sposta ogni giorno da rifugio a rifugio, percorribile in 6 giorni.
Un percorso impegnativo ma che regala delle emozioni uniche!
KUNGSLEDEN
Nella Lapponia Svedese, si trova il più antico percorso di trekking d’Europa, il “Sentiero del Re” (questa la traduzione dallo svedese), il nome è infatti un omaggio all’allora monarca regnante.
Il sentiero naturalistico attraversa per oltre 450 km alcune fra le zone più remote e selvagge d’Europa, fra fiumi, fiordi, laghi e vallate glaciali: la partenza ufficiale è dal villaggio di Abisko, per arrivare al piccolo villaggio di Hemavan.
Noi ne abbiamo percorso un tratto, per poi dirigerci verso il Padjelanta, un meraviglioso parco al confine con la Norvegia, di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo sul nostro Viaggio in Lapponia.
Un percorso stupendo, molto “wild” e in cui è necessario spirito di adattamento (spesso nei rifugi non c’è elettricità, acqua corrente o segnale telefonico) ma che regala un contatto unico con la Natura!
VIA FRANCIGENA
Il “nostro” cammino, che attraversa la Toscana in tutta la sua lunghezza!
Con partenza da Canterbury, la Francigena si affaccia in Italia al Passo del Gran San Bernardo, per poi raggiungere la nostra regione al Passo della Cisa: da qui, l’antica via attraversa la Lunigiana, Lucca, Altopascio, San Gimignano e la val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, la val d’Arbia e la val d’Orcia, per poi puntare verso Roma. Paesaggi unici e ogni volta diversi!
Ripercorrendo le orme degli antichi pellegrini che andavano verso la città eterna, è possibile immergersi giorno dopo giorno in una realtà diversa, fatta di tappe, pasti condivisi, incontri e luoghi meravigliosi.
Può essere un bel modo di riscoprire il territorio in cui si abita, perché come diceva Marcel Proust “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.