Cosa è il Forest Bathing
Il Forest Bathing o Shinrin-Yoku è una pratica di benessere che è stata messa a punto in Giappone nel 1982 da M. Tomohide Akiyama, allora direttore dell’ente forestale giapponese, che fa riferimento non a un bagno vero e proprio ma all’immergersi nella natura con i cinque sensi.
È un metodo ufficialmente riconosciuto in Giappone sia per la prevenzione delle malattie sia per favorire la cura. È ormai provato scientificamente e empiricamente da numerose ricerche in molte Università del mondo che l’immersione nella natura ha effetti positivi sulla nostra salute, sul nostro umore e sulle nostre relazioni. Le specie arboree infatti rilasciano sostanze volatili dal fogliame e dalla corteccia, i monoterpeni, efficaci nello stimolare positivamente le difese immunitarie. La visione e la pratica del Forest Bathing, o Bagno nella Foresta, si stanno rapidamente diffondendo nel mondo e si prevede che arriveranno a livelli di grande popolarità nei prossimi anni come risposta al bisogno urgente e pressante dell’individuo urbanizzato e industrializzato di riconnettersi con le proprie origini.
In Giappone esistono 63 stazioni ufficiali di forest bathing, e in Italia
Indice
Forest bathing nell’Oasi Zegna
Forest bathing nel parco della Maremma
Forest bathing nelParco delle Foreste Casentinesi
FOREST BATHING NELL’OASI ZEGNA
È un parco naturale del Piemonte, in provincia di Biella, che si trova nell’Alta Valsessera. Uno specifico studio sulla vegetazione di questa zona ha dimostrato scientificamente che la faggeta dell’Oasi Zegna ha una elevata capacità di rilascio di monoterpeni. Da qui sono nati 3 sentieri per effettuare il Forest Bathing, un’esperienza unica nel suo genere per ampiezza e caratteristiche in Europa, aperta al pubblico da giugno 2015. È sufficiente seguire liberamente i tre sentieri selezionati sostando o camminando nei boschi, godendo consapevolmente delle bellezze naturali, ascoltando e osservando ciò che ci circonda. Il periodo migliore è da giugno a settembre (periodo di massima foliazione dei faggi). I benefici migliori si ottengono facendo una passeggiata di 4 ore nel bosco (per almeno 5 km di camminata) alternando passeggiate a soste lungo i sentieri.
FOREST BATHING NEL PARCO DELLA MAREMMA
È il primo Parco della Regione Toscana istituito nel 1975 e nel 1992 è stato insignito del Diploma europeo delle Aree Protette, un riconoscimento di grande prestigio perché assegnato solo alle aree protette definite come fondamentali per la conservazione della biodiversità. Si possono individuare al suo interno diversi ecosistemi, ma l’ambiente dove praticare il Forest Bathing è quello ovviamente forestale che nel Parco ha un’ampiezza di circa 3000 ettari e comprende boschi di leccio e macchia mediterranea.
Il percorso più adatto al Forest Bathing è quello che da Alberese raggiunge l’Abbazia di San Rabano e la spiaggia di Collelungo. È lungo circa 13 km e vi si trovano specie arboree come il leccio, la sughera e il pino da pinolo che hanno un alto potenziale emissivo di monoterpeni.
FOREST BATHING NEL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI
È un’area protetta istituita nel 1993 situato nell’Appennino tosco-romagnolo lungo il confine tra Emilia-Romagna e Toscana.
All’interno del Parco ci sono numerosissimi percorsi adatti al Forest Bathing ma quello che ci sentiamo di consigliare è quello nella foresta di Abeti bianchi di Camaldoli. Si può infatti percorrere un anello che dal Monastero arriva all’eremo di Camaldoli lungo circa 8 km dove il bosco presenta un’altissima biodiversità: aceri, tigli, faggi e frequenti abetine pure.
L’abete bianco infatti, anche se sulla carta ha un tasso di emissione di monoterpeni basso, a causa della sua consistente massa fogliare, dovuta anche alla maestosità degli esemplari presenti a Camaldoli, rende l’immersione nella foresta particolarmente potente e benefica.